“Dire, fare, partecipare”. Abbadia Futura inizia a muovere le pedine

Riceviamo e pubblichiamo

abbadia futuraVenerdì 13 dicembre 2013 il comitato di Abbadia Futura, nuovo movimento civico di Abbadia, ha iniziato un ciclo di incontri specifici con i vari settori (turistico, commerciale e sportivo) a nostro parere significativi nel ruolo di animazione e pianificazione del paese. In particolare ha incontrato i commercianti e gli albergatori, nella convinzione che il loro punto di vista rappresenti una sintesi della situazione attuale per il quotidiano interloquire con le diverse istituzioni del territorio, oltreché con i turisti, e che quindi la loro esperienza possa fornire una prima chiave di lettura in fase iniziale del progetto.
In questo primo dibattito è emersa la necessità di un più forte rilancio della montagna nelle quattro stagioni come volano di sviluppo dell’intero territorio comunale. La centralità del paese di Abbadia deve essere messa in primo piano e considerare il centro abitato e la parte alta della montagna un tutt’uno, un unico “ambiente” che da “Calle Mala” salga sino alla croce dell’Amiata. Viene individuata quindi la necessità di creare una regia tra gli operatori turistici, economici ed istituzionali del nostro Comune, per un maggior dialogo tra le parti, affinché una sinergia d’azione dia risultati tangibili e concreti in termini di promozione e sviluppo turistico del territorio. In sostanza se vogliamo “rigenerare” lo sviluppo economico e sociale del paese, è sempre più fondamentale trovare delle modalità operative per costruire un linguaggio ed azioni condivise tra Istituzione ed operatori.

Il lunedì successivo Abbadia Futura incontra le numerose e qualificate associazioni sportive comunali, anche in questo caso il confronto è sempre acceso e stimolante. I vari rappresentanti degli enti sportivi mettono anch’essi in risalto la necessità di un migliore “collegamento” con le Istituzioni comunali e con gli operatori economici (albergatori), affinché il loro impegno spesso volontario, possa dare un contributo importante allo sviluppo economico del Comune e non sia solo fine a se stesso e agli iscritti della stessa associazione, ma si ripercuota a beneficio dell’intera comunità.
Nella convinzione che “ascoltare” prima di “programmare”, costituisce la soglia d’obbligo per il rilancio sociale ed economico della cittadina, attraverso il ciclo di incontri iniziati a dicembre e che continueranno a gennaio e febbraio, anche per indagare tutti i settori (scuola, cultura, servizi sociali, sanità, ambiente, attività produttive ecc…) si vogliono acquisire i principali elementi che permettano di mettere a fuoco idee, esigenze, opportunità e criticità. Crediamo nella democrazia partecipativa come fulcro della nostra attività e poiché in letteratura viene evidenziato sempre più spesso che lo sviluppo economico e sociale di un territorio è determinato dalla qualità dei rapporti tra gli attori locali, e ciò a maggior ragione in un territorio come quello di Abbadia, dove le sfide sono particolarmente ambiziose e non possono prescindere dal contributo sinergico di tutte le categorie.

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